Copertina del mese

Copertina del mese
COPERTINA DI FEBBRAIO: dal Festival di Sanremo 2017, ho scelto la copertina di Vietato Morire del bravo e raffinato Ermal Meta, che contiene l'omonima canzone sanremese e Piccola Anima, delicato duetto con Elisa.

lunedì 4 aprile 2011

Classifica Uk: Jennifer Lopez prima, Britney Spears ottava; Adele se la ride

Per una Jennifer Lopez che esulta c’è una Britney Spears che piange.
Ebbene: “On The Floor” schizza dritta alla numero uno nella single chart inglese battendo la temebile Adele (si piazza in seconda posizione) la quale comunque tiene bene in mano lo scettro di regina nella classifica album visto che il suo “21″ rimane in vetta rompendo un altro record (il disco è uno dei più venduti della storia inglese).
Chi ne fa le spese? “Femme Fatale” di Britney Spears che, nonostante le molte numero uno (Usa, Canada, Australia), deve accontentarsi di una misero number 8 nella chart di sua maestà. Gli inglesi allora sono i meno truzzi di tutti rimanendo fedeli al loro solito bon ton? 

Beyoncè...nuovo album in arrivo?

beyoncè nuovo album
Qualcosa si sta muovendo. Beyoncè sta per tornare con un nuovo singolo e pare che l’album sia in dirittura d’arrivo per giugno. Anche in questo caso, sono veramente poche le informazioni in merito al nuovo progetto musicale della cantante. Quelli che tutti si sperano è che possa bissare il successo dell’indimenticabile ‘Crazy in love’. La notizia del suo ritorno è stata confermata da Denis Handlin, a capo della Sony Music, che ha ascoltato 6 nuovi brani e ne ha parlato al Daily Telegraph:
“E’ stato semplicemente magnifico. E’ arrivata e abbiamo sentito 6 nuove tracce dell’album. La descrizione migliore che posso dare è che è qualcosa di innovativo: è andata oltre, ad un altro livello”
L’ultimo album di Beyoncè non mi ha proprio entusiasmato. C’erano belle canzoni ma, a memoria, ho solo ben presente “Single ladies”, diventata in questi mesi un piccolo classico. Quello che sorprende è il totale mistero avvolto sul suo comeback. Non sono trapelate vere e proprie indiscrezioni, quello che è sicuro è che abbia già girato il video del primo singolo.
Siete ottimisti sul ritorno di Beyoncè, il cui ultimo lavoro risale al 2008? Siete dell’idea che abbia buone possibilità visto il grande riscontro avuto anche da Jennifer Lopez dopo anni di assenza?

Sponge Bob in arte: le sculture di Larry Mantello

Le sue sculture e installazioni sono un ode all’immaginario dei cartoni animato, in particolare la spugnetta marina SpongeBob che sembra stuzzicare notevolmente il suo senso estetico. Larry Mantello è un’artista nato nell’Illinois e di base a New York; più volte citato in autorevoli magazine come il New York Times, il New Yorker, il Los Angeles Times, cuce e assembla da sè gli oggetti del giocare.
Insieme a tessuti e decorazioni per le feste, producendo un effetto finale ridondante e caciarone, una frenesia di forme e colori che “urla” agli occhi e ti spiazza perchè non sai più cosa guardare.
La fascinazione per Sponge Bob deriva dal fatto che lui ormai lo considera una vera e propria icona dei nostri tempi, e dii conseguenza lo utilizza come interprete di tutti i suoi hommage di plastica e gadgets alla cultura popolare.


Anna Oxa denuncia un medico per stalking


Brutta esperienza per Anna Oxa. La cantante ha infatti denunciato un medico milanese di 61 anni, F.C., conosciuto durante un ciclo di incontri organizzati dall’associazione Coscienza e salute. La cantante aveva incontrato l’uomo in quell’occasione e si era fidata di lui, scambiandosi il cellulare per eventuali progetti legati al gruppo di cui entrambi facevano parte. Ma è stato un errore: l’uomo ha infatti iniziato a tempestarla di chiamate e quando poi lei ha smesso di rispondere, ha iniziato a tempestarla di sms con insulti e offese.
Esasperata dalla situazione e capendo che non sembrava demordere, la Oxa ha sporto denuncia per stalking. Così, sabato, la polizia si è presentata a casa dell’uomo. Lui si è barricato dentro, senza alcuna intenzione di uscire e così sono dovuti intervenire anche i vigili del fuoco. Il medico, successivamente è stato sottoposto a un trattamento obbligatorio nel reparto psichiatria dell’ospedale San Carlo di Milano.

sabato 2 aprile 2011

STORIA DI LAURA:IL DRAMMA IN UNA VITA PERFETTA

La fiction trasmessa ieri sera su RAI 1 LA STORIA DI LAURA con protagonista la piacentina isabella ferrari mi ha fatto riflettere e per questo voglio brevemente raccontarvi la trama:

Isabella Ferrari nei panni di Laura, è una donna che grazie a un matrimonio borghese con Luigi (Vincenzo Amato), è riuscita a raggiungere una posizione sociale privilegiata: ha un marito che la ama, due figli, un negozio in centro a Roma. Ad un certo punto dentro di lei si spezza qualcosa e, in un momento di debolezza, cede alle insistenze di un amico Edo Martini (Andrea Gherpelli) che la invita a provare la cocaina e la ricatta fino a usarle violenza. Da questo momento Laura perde del tutto il controllo della sua vita piomba in una spirale di bugie e minacce, tanto da arrivare al punto di simulare un furto nel suo negozio per pagare i debiti di droga ed esaudire le pretese sempre più incalzanti di Edo.  
Sebbene la dipendenza sia sempre più forte, nessuno intorno a lei sembra accorgersi della sua trasformazione. Né il marito, né la sorella Serena (Monica Dugo), né la madre Luisa (Ivana Monti). Un giorno, mentre è in auto con i due figli, provoca un drammatico incidente. Insieme ai bambini, viene ricoverata in ospedale dove dagli esami tossicologici emerge una alta percentuale di cocaina nel suo sangue. Luigi sconvolto, decide di lasciarla e di sottrarle i figli. Solo attraverso un difficile percorso di disintossicazione in un centro specializzato, potrà finalmente iniziare la rinascita e inaugurare una nuova vita. E con questo lancio un messaggio:NON CADETE ASSOLUTAMENTE NEL TUNNEL DELLA DROGA PERCHè USCIRNE è + DIFFICILE CHE ENTRARCI...

venerdì 1 aprile 2011

Quando i giovani incontrano le mode...i Punk

Tra le varie sottoculture giovanili underground, quella punk è senz’altro la più legata alla body art neo-tribale. I punk inglesi sono stati infatti i primi ad adottare piercingtatuaggi e marchi come simboli della loro rabbia, del loro disprezzo verso la società e manifestazione del loro gusto per la trasgressione.
Il movimento punk è nato in Inghilterra verso la metà degli anni ’70 e, successivamente, si è esteso in tutta l’Europa e l’America. Alla base di questa sottocultura si cela un senso di nichilismo, di autodistruzione, la convinzione di non avere alcun futuro in una società alienante e selvaggiamente egoista com’è quella contemporanea.
Questo rifiuto ideologico della società si esprime in tutto il loro stile di vita; con l’abbigliamento che, per quanto sporco e stracciato, è al tempo stesso curato nei minimi particolari (borchie, cerniere, manette, bondage, ecc); con i capelli decolorati o coloratissimi, le acconciature a cresta di gallo o alla mohicano; con una grande quantità di anelli e spilloni infilati nel naso, nei lobi, nelle guance. La loro stessa identità sotto culturale li spinge a esprimersi utilizzando l’estetica; la ribellione al modello di vita borghese, alle convenzioni sociali, agli stereotipi che vogliono un corpo bello, armonico, palestrato e perfetto, li spinge a comportarsi nella maniera opposta, incidendo e sfregiando la loro pelle, agghindandosi in un modo "mostruoso", "brutto", che "offende" i comuni canoni di bellezza; il piacere di marchiare e perforare la propria carne è inteso, così, come una manifestazione di superiorità e distacco dal comune stile di vita borghese.
Il marchio assume tra i punk e gli squatters il ruolo di rito tribale: ci si ritrova nelle strade delle grandi città, si dorme in case occupate, si fa parte di un gruppo, di una banda o di un clan. Il tatuaggio, fatto da un amico con un ago, le mani sporche e una birra in mano, assume valore di iniziazione e simboleggia la scelta di vita e di filosofia, così come i tagli e le cicatrici procurate con la lametta.
Vengono tatuate scritte offensive ("fuck you", "hate", ecc.) o simboli contro la società (classica è la "A" di anarchia), nomi di gruppi musicali o immagini tratte dalle copertine dei dischi (Agnostic Front, Sex Pistols, Dead Kennedys), teschi, figure macabre, pipistrelli, ragni e ragnatele sui gomiti, scritte sulle dita o rondini sul collo (comuni anche tra gli skinhead). E’ il marchio di riconoscimento, scritto per sempre sulla pelle, quale segno di appartenenza a un gruppo; tatuaggi a volte rozzi ma densi di significato che rappresentano la libertà, la protesta e il distacco dalla società "normale".
A metà degli anni ’80, tra i punk si diffondono i tatuaggi di disegno tribale: motivi in nero del Borneo sul cranio o pesanti bracciali neri con spine. Insieme ai capelli colorati e all’abbigliamento trasandato, divennero comuni, poi, i larghi buchi ai lobi, lo spuntone d’acciaio sotto il labbro, la barretta al sopracciglio o alla lingua, l’anello al setto nasale, alla narice o al capezzolo (ma, a differenza di venti anni fa, vengono fatti da piercers esperti e con gioielli adeguati).
Oggi, il movimento punk, nella sua matrice ideologica originaria, non esiste praticamente più; tuttavia non è raro incontrare giovani che sfoggiano piercing, tatuaggi e capelli colorati alla loro vecchia maniera, magari senza sapere nulla dell’ideologia che stava alla base di quel tipo di abbigliamento. 

Britney Spears indossa Dolce & Gabbana nel promo di Femme Fatale

E’ uscito da poco il nuovo album di Britney Spears che porta il nome di Femme Fatale. Riuscirà la ex reginetta del pop a riconquistare la fetta di mercato persa per strada, tra smarrimenti mentali e flop professionali? Ma parliamo di look. Per le immagini promozionali, Britney ha scelto due bustier Dolce & Gabbana, uno in satin black, l’altro a pois e un abito sempre costruito a bustino.