Nonostante Madonna le abbia dato la sua benedizione( in realtà l'ha pijata per il culo), Suor Cristina e la sua cover di Like A Virgin non ha convinto tutti ; anzi la Chiesa ed i vescovi italiani proprio non hanno digerito questa scelta.
Secondo l’agenzia dei vescovi italiani, Suor Cristina avrebbe tentato
con la sua casa discografica una mossa furbetta per far parlare.
Ecco cosa scrive Famiglia Cristiana:
“E’
un’operazione commerciale spericolata e furbetta. Laddove lo
sfruttamento del binomio diavolo/acqua santa ha sempre molta presa sul
pubblico, nemmeno agli americani di Sister Act sarebbe venuto in mente
una simile mossa del cavallo. Il dubbio dell’uso strumentale della suora
dalla voce d’angelo sorge spontaneo dopo i non brillanti risultati in
termini di vendite e di pubblico post vittoria televisiva. Deinde per
cui, chi avrebbe parlato di lei se non avesse cantato proprio una
canzone di Madonna?
E ora ci si viene a dire che si può cantarla rendendola ‘qualcosa di
più simile a una preghiera laica che a un brano pop’. Beata
ingenuità. Suor Cristina, sfidando la sorte, si è praticamente
autolanciata l’hashtag #sonoserena. Noi lo siamo un po’ meno per il suo
futuro. Di cantante pop, s’intende”Suor Cristina il tuo futuro è il puttan pop: togliti il velo e…
Per quanto possa essere una lettura di parte ed un po bigotta, trovo che abbiano proprio ragione.
Cosa sarebbe senza il paradosso di cantare una canzone tabù nel mondo religioso? Un qualcosa di già visto, ovvero la suora di Sister Act.
Questa nel giro di un anno o torna in convento o va a far la cassiera all'esselunga.
Voi che ne pensate?
Questo blog non pretende di dettare alle persone come comportarsi o vestirsi ma è un semplice blog in cui rifarsi un po' gli occhi e staccare un po' la spina dalla solita routine, che ne dite? =)
Copertina del mese

COPERTINA DI FEBBRAIO: dal Festival di Sanremo 2017, ho scelto la copertina di Vietato Morire del bravo e raffinato Ermal Meta, che contiene l'omonima canzone sanremese e Piccola Anima, delicato duetto con Elisa.
venerdì 24 ottobre 2014
Madonna a gambe aperte su Instagram
Ci risiamo: Madonna è ritornata in pieno stile bimbaminchia a pubblicare foto senza senso in bagno.
La grande ed iconica cantante, infatti, invece che spicciarsi a pubblicare nuova musica in un periodo piuttosto libero dalla concorrenza (anche se in realtà dovrebbe performare qualcosa di nuovo alla finale di X Factor Uk) preferisce dilettarsi con pose poco furbe ed adatte alla sua età.
Non so voi, ma io sarei anche stufo di aspettare il nuovo lavoro di Madonna tra continue smentite e conferme e soprattutto sta creando un'attesa, che mi auguro sia all'altezza del nuovo singolo.
Inoltre perchè una 50enne deve ancora farsi selfie e foto nel bagno di casa?
Io difendo sempre Madonna da chi la critica per la sua età, ma in questo caso davvero mi chiedo perchè.
Voi che ne pensate?
La grande ed iconica cantante, infatti, invece che spicciarsi a pubblicare nuova musica in un periodo piuttosto libero dalla concorrenza (anche se in realtà dovrebbe performare qualcosa di nuovo alla finale di X Factor Uk) preferisce dilettarsi con pose poco furbe ed adatte alla sua età.
Non so voi, ma io sarei anche stufo di aspettare il nuovo lavoro di Madonna tra continue smentite e conferme e soprattutto sta creando un'attesa, che mi auguro sia all'altezza del nuovo singolo.
Inoltre perchè una 50enne deve ancora farsi selfie e foto nel bagno di casa?
Io difendo sempre Madonna da chi la critica per la sua età, ma in questo caso davvero mi chiedo perchè.
Voi che ne pensate?
giovedì 23 ottobre 2014
Las Vegas santifica Britney Spears: il 5 novembre diventa il Britney Day
Altro che San Zaccaria: d'ora in avanti, il 5 novembre sarà Santa Britney Spears.
Questo è ciò che ha dichiarato Las Vegas inaugurando quest’anno il primo Britney Day della storia fissato per il prossimo 5 novembre.
Una giornata in suo onore che si ripeterà ogni anno per rendere grazie alla principessa del pop che ha fatto di Las Vegas la sua miniera d’oro.
Britney ha anche messo in palio cento biglietti del suo show che regalerà personalmente a tutte le Britney che il 5 novembre si presenteranno a Las Vegas per la sua santificazione.
La notizia è molto divertente: in questo modo, si costruisce attorno a Britney un'altro impero mediatico e commerciale ed è molto forte come cosa.
Adoro proprio ed in Italia sarebbe impossibile una cosa del genere.
Che ne pensate?
Questo è ciò che ha dichiarato Las Vegas inaugurando quest’anno il primo Britney Day della storia fissato per il prossimo 5 novembre.
Una giornata in suo onore che si ripeterà ogni anno per rendere grazie alla principessa del pop che ha fatto di Las Vegas la sua miniera d’oro.
Britney ha anche messo in palio cento biglietti del suo show che regalerà personalmente a tutte le Britney che il 5 novembre si presenteranno a Las Vegas per la sua santificazione.
La notizia è molto divertente: in questo modo, si costruisce attorno a Britney un'altro impero mediatico e commerciale ed è molto forte come cosa.
Adoro proprio ed in Italia sarebbe impossibile una cosa del genere.
Che ne pensate?
Paris Hilton è ora una dj di successo
Tenetevi forte: Paris Hilton ormai guadagna cifre che possono arrivare a
un milione di dollari a sera, per i suoi dj set. Ed è molto richiesta
in tutto il mondo, per cui gira club situati nei proverbiali quattro
angoli della Terra... dalla Cina a Dubai, passando per il Vietnam,
Parigi e Ibiza.
"Non per vantarmi", dice Paris al al "New York Post" parlando della residency come dj all'Amnesia Club di Ibiza che le ha fruttato 2,7 milioni di dollari in quattro serate, "ma è bellissimo essere pagata profumatamente per fare ciò che amo".
E poi, con disinvoltura, la bionda rampolla della famiglia Hilton spiega di essere arrivata a percepire fino a un milione di dollari per una performance da dj di una sola sera, chiosando con un vagamente ipocrita: "Mia mamma mi ha sempre detto che è maleducato parlare di soldi, ma è vero. Sono molto orgogliosa. Ho lavorato duro".
Insomma, che piaccia o no,
Paris Hilton è diventata una vera stella - almeno a livello di introiti -
nel panorama dei dj internazionali. Non è dato sapere se le somme
corrisposte siano per ripagarla del gusto e della bontà delle sue
proposte musicali, oppure solo per poterla avere come "oggetto" di
richiamo.
Al momento Paris sta anche lavorando al suo secondo disco, che dovrebbe uscire per la Cash Money di Lil Wayne. il suo primo disco risale al 2006 e ha venduto 600.000 copie in tutto il mondo.
"Non per vantarmi", dice Paris al al "New York Post" parlando della residency come dj all'Amnesia Club di Ibiza che le ha fruttato 2,7 milioni di dollari in quattro serate, "ma è bellissimo essere pagata profumatamente per fare ciò che amo".
E poi, con disinvoltura, la bionda rampolla della famiglia Hilton spiega di essere arrivata a percepire fino a un milione di dollari per una performance da dj di una sola sera, chiosando con un vagamente ipocrita: "Mia mamma mi ha sempre detto che è maleducato parlare di soldi, ma è vero. Sono molto orgogliosa. Ho lavorato duro".
Al momento Paris sta anche lavorando al suo secondo disco, che dovrebbe uscire per la Cash Money di Lil Wayne. il suo primo disco risale al 2006 e ha venduto 600.000 copie in tutto il mondo.
Madonna "appoggia" Suor Cristina con la sua Like A Virgin
Suor Cristina, la vincitrice
dell'edizione italiana di The Voice diventata una celebrità in tutto il
mondo, canterà 'Like a virgin' di Madonna. E se gli ambienti clericali,
in particolare la Cei, non hanno gradito, la popstar di origini italiane
ha voluto 'omaggiare' la giovane suora.
«Like A Virgin? #bitinghard», scrive Madonna sui social, a corredo di una immagine doppia in cui da una parte c'è lei, giovane, nel video della canzone e dall'altra c'è la vincitrice di The Voice of Italy, anche lei impegnata a cantare la hit di Lady Ciccone.
Devo dire la verità.
La versione della suora non è neanche malaccio, però la cosa è molto un controsenso: una religiosa che canta Like A Virgin, inno alla perdita della verginità, viene solo criticata dalla Cei, mentre i Gay sono proprio condannati.
Inoltre Madonna con quella sua frase di appoggio, non ha fatto altro che pijarla per il culo: la sentenza SORELLE PER LA PELLE sottolinea la loro totale differenza e la battaglia contro il Vaticano.
Già che c'era la suora poteva ballare tra le croci infuocate di Like a Prayer.
Voi che ne pensate?
«Like A Virgin? #bitinghard», scrive Madonna sui social, a corredo di una immagine doppia in cui da una parte c'è lei, giovane, nel video della canzone e dall'altra c'è la vincitrice di The Voice of Italy, anche lei impegnata a cantare la hit di Lady Ciccone.
Devo dire la verità.
La versione della suora non è neanche malaccio, però la cosa è molto un controsenso: una religiosa che canta Like A Virgin, inno alla perdita della verginità, viene solo criticata dalla Cei, mentre i Gay sono proprio condannati.
Inoltre Madonna con quella sua frase di appoggio, non ha fatto altro che pijarla per il culo: la sentenza SORELLE PER LA PELLE sottolinea la loro totale differenza e la battaglia contro il Vaticano.
Già che c'era la suora poteva ballare tra le croci infuocate di Like a Prayer.
Voi che ne pensate?
mercoledì 22 ottobre 2014
Brad Pitt è cambiato con il matrimonio
Brad Pitt si dice sorpreso di come il matrimonio abbia cambiato la sua relazione con la compagna di una vita Angelina Jolie.
I due - genitori di sei bambini Maddox, Pax, Zahara, Shiloh e i due gemelli Knox e Vivienne - si sono sposati ad agosto con una cerimonia top-secret celebratasi nel sud della Francia e adesso l'attore riflette sul significato dell'impegno preso nei confronti della donna con cui fa coppia da 10 anni.
Parlando al magazine 'HELLO!', Brad afferma: "Abbiamo sei bambini e ci sentivamo già sposati. Loro ce l'hanno chiesto e allora abbiamo pensato che era giunta l'ora di fare un atto d'amore sia per loro che per noi. Ma, una volta sposato, mi sono subito reso conto dell'effetto che il matrimonio ha avuto sul nostro rapporto. È molto di più di una semplice cerimonia ... è un impegno profondo. Adesso mi sento un uomo sposato. Lo sento con tutto me stesso".
Pitt, 50, afferma come il gap d'età con Angelina, 38, non abbia mai influenzato il loro rapporto d'amore.
"A livello di maturità credo abbiamo la stessa età - insiste - ed è questo quello che conta nel rapporto uomo-donna. Non credete?. Non è cambiato nulla anche adesso che ho compiuto 50 anni. Non ho mai attribuito particolare importanza al tempo così come non ho mai fatto dei piani a lungo termine. Sono sempre piuttosto chiaro sul modo in cui voglio vivere la mia vita e cosa voglio per la mia famiglia, mia moglie e i miei figli. Tutto ciò determina il modo in cui mi sento".
I due - genitori di sei bambini Maddox, Pax, Zahara, Shiloh e i due gemelli Knox e Vivienne - si sono sposati ad agosto con una cerimonia top-secret celebratasi nel sud della Francia e adesso l'attore riflette sul significato dell'impegno preso nei confronti della donna con cui fa coppia da 10 anni.
Parlando al magazine 'HELLO!', Brad afferma: "Abbiamo sei bambini e ci sentivamo già sposati. Loro ce l'hanno chiesto e allora abbiamo pensato che era giunta l'ora di fare un atto d'amore sia per loro che per noi. Ma, una volta sposato, mi sono subito reso conto dell'effetto che il matrimonio ha avuto sul nostro rapporto. È molto di più di una semplice cerimonia ... è un impegno profondo. Adesso mi sento un uomo sposato. Lo sento con tutto me stesso".
Pitt, 50, afferma come il gap d'età con Angelina, 38, non abbia mai influenzato il loro rapporto d'amore.
"A livello di maturità credo abbiamo la stessa età - insiste - ed è questo quello che conta nel rapporto uomo-donna. Non credete?. Non è cambiato nulla anche adesso che ho compiuto 50 anni. Non ho mai attribuito particolare importanza al tempo così come non ho mai fatto dei piani a lungo termine. Sono sempre piuttosto chiaro sul modo in cui voglio vivere la mia vita e cosa voglio per la mia famiglia, mia moglie e i miei figli. Tutto ciò determina il modo in cui mi sento".
Kristen Stewart: "La mia vita è come una soap opera"
Quanti possono raccontare di avere avuto, da bambini, dei lupi come
animali da compagnia? A casa di Kristen Stewart è andata così, e fa
impressione la coincidenza, per una che nelle cinque puntate della saga
diTwilight è stata scelta per interpretare Bella, la
goffa-e-romantica-emarginata-del-liceofidanzata-
del-vampiro-e-amica-del-palestrato-che-si-trasforma- in-lupo.In America,
le attrici con una visione delle cose rinfrescante – nonché il coraggio
di infrangere le solite formule hollywoodiane – non crescono sugli
alberi. E così, quando ne spunta una che davvero rompe gli schemi e si
rifiuta di prendere parte al grande gioco di Hollywood, vale la pena
drizzare le orecchie e tenerne conto.Specie quando l’attrice in
questione è cresciuta a Los Angeles, figlia di due genitori che si fanno
il mazzo nel mondo del cinema e della televisione.
È così che Kristen Stewart è finita proiettata sul grande schermo. Non stiamo parlando di una ragazzina benestante, protetta dal bozzolo della fama e della ricchezza, rinchiusa in un villone di Beverly Hills circondato da siepi di ossessiva perfezione potate con il bisturi. L’infanzia di Stewart, nella ben più ruvida San Fernando Valley, è stata l’esatto contrario. I suoi, Jules Mann-Stewart e John Stewart, erano due lavoratori, non due star. E sapevano per esperienza quanto le star possano essere una rottura di palle
Quando la figlia Kristen, che si vestiva da maschio esattamente come il
fratello Cameron, privilegiando in particolare gli indumenti da palestra
che indossava anche a scuola, ha espresso il desiderio di cominciare a
fare provini, la madre l’ha avvertita: «Io con questi bambini ci lavoro.
Sono fuori di testa. Tu non sei come loro». Ma Kristen, come sempre, ha
perseguito il suo sogno con tenacia, e all’età di 11 anni era la figlia
di Jodie Foster nell’angosciantissimo Panic Room di David Fincher, che
parla di una madre e di una figlia vittime di una terrificante rapina.
Un film dal casting particolarmente ispirato.Stewart non si sforzava di
essere caruccia: sembrava una di quelle bambine che vorresti accanto per
affrontare una missione pericolosa. Con Foster, lei stessa
sopravvissuta ai rischi di un esordio da enfant prodige, ho parlato di
Stewart qualche anno fa, e lei ha usato poche parole: «Kristen non ha la
personalità tipica dell’attrice», mi ha detto. «Non è quella che si
metteva a ballare sul tavolo con un paralume in testa per intrattenere
la nonna». Dire che i film della serie Twilight si siano rivelati
macchine da soldi è un eufemismo (una definizione più precisa è: «400 milioni di incassi
mondiali solo per il primo di questi blockbuster »).
Eppure erano film
dozzinali. Stewart però non ha mai arricciato il naso, né espresso
disprezzo per i milioni di lettori dei libri. Per una hipster navigata
sarebbe stato facile. Ma sia lei che Robert Pattinson – suo fidanzato
nella vita come nella serie – hanno sempre dato l’impressione di nutrire
un rispetto autentico per i fan di Twilight. Oltre che l’una per
l’altro. Così, quando sono apparsi gli scatti in cui si vedeva Stewart
baciarsi di nascosto con Rupert Sanders, l’allora sposato regista che
l’ha diretta in Biancaneve e il cacciatore, è successo il finimondo.
L’America ha un modo di ergersi a giudice dei costumi che agli europei
può sembrare un po’ ridicolo, ma in quel caso la faccenda è andata
oltre. La gente è rimasta delusa. La cosa interessante, trovo, è che la
più delusa di tutti, delusa da se stessa, sia stata proprio Stewart. Da
una come lei non ci si sarebbe mai aspettato che finisse in una
situazione così stereotipata. Ma la verità è che a differenziare Kristen
Stewart dalle attrici sempre scoppiettantissime e vestite benissimo di
cui leggiamo sui giornali sia sempre stata proprio la sua umanità da
persona in carne e ossa. Anche se più o meno in quel periodo aveva in uscita negli Stati Uniti On the Road, l’adattamento
cinematografico del romanzo di Jack Kerouac sulla Beat Generation, un
film che le sta particolarmente a cuore, è praticamente scomparsa dal
radar, fino a poco tempo fa. E oggi ricorda: «Sono scesa da quell’onda
gigantesca e ho detto: “Io sparisco per un po’. Poi più avanti
ritorno”». Quel momento è arrivato.
È così che Kristen Stewart è finita proiettata sul grande schermo. Non stiamo parlando di una ragazzina benestante, protetta dal bozzolo della fama e della ricchezza, rinchiusa in un villone di Beverly Hills circondato da siepi di ossessiva perfezione potate con il bisturi. L’infanzia di Stewart, nella ben più ruvida San Fernando Valley, è stata l’esatto contrario. I suoi, Jules Mann-Stewart e John Stewart, erano due lavoratori, non due star. E sapevano per esperienza quanto le star possano essere una rottura di palle
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