L’invito a non prendersi troppo sul serio arriva dalle ex vallette che negli ultime edizioni hanno calcato il palcoscenico del teatro Ariston. Commenti e consigli da parte di chi evidentemente non si era risentita quando era stata etichettata come “valletta”, e che sono stati raccolti dal settimanale Chi.
“Ci vogliono ilarità e goliardia nell’affrontare il ruolo, altrimenti hai perso in partenza” sostiene Sabrina Ferilli, che nel 1996 assieme a Valeria Mazza affiancò Pippo Baudo. “Sanremo è una vetrina, mica ti chiedono di recitare Shakespeare. Garko starà lì sul palco e Carlo gli dirà: – Bene Gabriel chi c’è adesso? – C’è Arisa. Fai quello e torni a casa, giusto che sia così”.
Elisabetta Canalis, a
Sanremo con Gianni Morandi e Belen Rodriguez nel 2011 e 2012, ritiene
che il ruolo sia lo stesso di sempre, comunque lo si voglia chiamare: “Ci
sono fior fior di attrici che in passato non hanno avuto problemi a
essere chiamate ‘valletta’ o ‘presenza femminile’. A Sanremo c’è sempre
un’unica persona che conduce e poi ci sono delle presenze che si
alternano. Essere all’Ariston è sempre un grande onore, qualunque sia il
ruolo, e Gabriel dovrebbe prenderla sul ridere. Anche perché più si
arrabbia e più lo chiameranno valletto”.
Senza peli sulla lingua invece Alba Parietti, che nel 1992 affiancò Baudo assieme a Brigitte Nielsen e Milly Carlucci. “Ho i miei dubbi che Carlo Conti abbia bisogno di un co-conduttore, considerando che Garko non sarebbe in grado. Il consiglio che do a Gabriel è quello di parlare il meno possibile”.
Nessun commento:
Posta un commento