L'ammissione è arrivata sulle pagine della rivista Vanity Fair: «Quando ti dedichi a cause umanitarie, sei consapevole dell'importanza della politica».
Ambasciatrice dell'Alto Commissariato Onu per i rifugiati, la 39enne attrice ha spiegato che «quando desideri veramente di cambiare le cose, devi assumerti le tue responsabilità».
La Jolie non ha specificamente menzionato possibili esiti del suo interesse in politica: «Onestamente non so in quale ruolo sarei più utile».
La moglie di Brad Pitt è stata 'adottata' qualche anno fa dal prestigioso Council on Foreign Relations di New York che annovera Henry Kissinger tra i suoi membri più famosi.
Oggi, al fianco dell'alto commissario per i profughi Antonio Guterres, ha sposato la causa dei dieci milioni di «senza patria» nel mondo in una lettera aperta con il premio Nobel per la pace Desmond Tutu in cui chiede una mobilitazione internazionale per porre fine all'apolidia in dieci anni.
Sempre per conto dell'Unhcr la bella Angelina aveva aperto a inizio 2014 un summit a Londra contro gli stupri come arma di guerra.
E poi in Siria, nei campi profughi, in Iraq, a Lampedusa.
Una vita in prima linea sul campo dei diritti umani che si affianca a una carriera di successo davanti e dietro la macchina da presa.
Il suo prossimo progetto da regista dopo quello sull'atleta e eroe di guerra Louis Zamperini è By the Sea, un film sulle difficoltà coniugali di una coppia, protagonista il neo-marito e compagno di tanti anni Brad Pitt.
«Sono consapevole di quel che faccio per vivere. Questo renderebbe il mio impegno pubblico meno probabile», ha messo le mani avanti l'attrice con Vanity Fair.
Dalle pagine patinate traspare la voglia irrefrenabile di impegno civico di una delle dive più impegnate di Hollywood.
Con George Clooney, la Jolie è una dei pochi vip dell'entertainment il cui debutto in politica non è necessariamente una fantasia da rotocalco.
Capace anche di andare controcorrente: nel 2008 la figlia del 'falco' John Voight svelò che alle elezioni per la Casa Bianca era pronta a votare il repubblicano John McCain contro Barack Obama.
«La gente pensa che io sia democratica, ma non è vero. Sono registrata da indipendente nelle liste elettorali e sto valutando sia McCain che Obama», aveva detto dopo aver finito di girare Changeling un film di uno dei pochi repubblicani di Hollywood, Clint Eastwood.
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