“Finalmente è arrivata l’occasione giusta. Mi spiace solo che non potrà vederla mia mamma che non c’è più. Sarà come sposarsi con l’Italia” ha dichiarato la Nannini in un’intervista al Corriere della Sera.
La cantante rock, ribelle per vocazione, entrerà nel tempio della musica nazional-popolare: l’incontro fatale è un bel colpo messo a segno da Carlo Conti. E pensare che Sanremo non era mai stato il sogno di Gianna Nannini (“neanche da bambina. A 9 anni avrei voluto andare allo Zecchino d’Oro, non al Festival“). Ora però, l’artista ha raggiunto una nuova maturità e si sente pronta per il ‘matrimonio’. Forse perché – a suo avviso – è lo stesso Festival ad essersi evoluto.
“Quando fai rock non pensi a Sanremo, sei un ribelle e quel palco non è trasgressivo. E più avanti ancora il Festival ha avuto la grande colpa di dare troppa importanza agli ospiti internazionali che in molti casi erano peggio di noi italiani che non potevamo essere invitati (…) Una volta il mio manager provò a convincermi. Dissi: piuttosto ci vado da valletta” ha commentato la cantautrice.
Quest’anno, però, al Festival anche le vallette Arisa ed Emma Marrone saranno cantanti. “E’ una novità e anche una cosa carina. Carlo Conti è un toscanaccio schietto e quando si parla di musica sa cosa dice” ha detto al riguardo la Nannini. E sui cantanti in gara nessuna preferenza, ma un apprezzamento al Lorenzo Fragola, neo vincitore di XFactor catapultato sul palco dell’Ariston: “in lui c’è una sensibilità artistica. Ho duettato con lui a XFactor, è uno che ha qualcosa da dire“.
Salvati dunque i talent show, anche se – ha aggiunto la rocker – “bisognerebbe farne uno in cui i talenti possano far sentire la propria musica” e non solo cover, così da favorire la scoperta di nuovi giovani autori.Gianna Nannini si esibirà nella serata finale di Sanremo con almeno due brani. Il primo sarà di sicuro L’Immensità, “un testo ancora attuale che racconta la solitudine bestiale di oggi“, mentre il secondo brano sarà una sorpresa. Per eseguirlo – ha raccontato la cantante – “vorrei un ospite, magari Massimo Ranieri, per far rizzare i capelli di chi sta nelle prime file“.
Mi sembra un'ottima scelta: invece che spendere miliardi per fantomatici ospiti stranieri, si è preferito prendere qualcuno di caso, che così promuove un album di canzoni che celebrano l'Italia.
Voi che ne pensate?
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