Matteo Renzi
aveva una voglia matta, anzi Mattarella: quella di vedere il proprio
candidato eletto al Colle. E la mossa politica gli è riuscita oggi
stesso. La quarta votazione per il Quirinale è infatti risultata
decisiva per sancire l’elezione di Sergio Mattarella
a dodicesimo Presidente della Repubblica Italiana. Il giudice della
Corte Costuzionale ed ex Ministro Dc e Ulivo era stato indicato dal
premier come candidato del Pd ed ha raccolto il sì dei partiti di Alfano, Casini e Vendola.
Una convergenza, quella sul suo nome, che gli ha consentito di
reggiungere il quorum di 505 voti fissato per la quarta consultazione.
Decise nelle segrete stanze del potere, con il passare delle ore le dichiarazioni di voto sono state sciolte e formalizzate in televisione,
secondo le migliori tradizioni della tele-politica italiana. Un
bell’affare per i tanti speciali dedicati al Quirinale in onda in queste
ore sulle principali emittenti, generaliste e non. Lanciato in una vera
e propria maratona televisiva, Enrico Mentana ha
seguito l’elezione del nuovo Capo dello Stato sin dalla prima votazione:
un tour de force che il giornalista primadonna non ha voluto mancare.
Dirette no stop anche su Rainews24 e SkyTg24, con ospiti intercambiabili e onnipresenti.
Per i feticisti del genere, gli speciali continueranno anche nei prossimi giorni, quando – a bocce ferme – si potranno sprecare interpretazioni e giudizi sull’elezione
del nuovo Capo dello Stato. Il patto del Nazareno si è rotto o solo da
aggiornare? Se ne parlerà a lungo, anche a partire dalle scosse di
assestamento che inevitabilmente avverranno all’interno del
centrodestra. Ma – prima che le parole ed i talk show invadano il campo –
vediamo chi è il nuovo Presidente della Repubblica.
Nato a Palermo nel 1941, Sergio Mattarella respira aria di politica in famiglia: è figlio del già ministro Bernardo e fratello di Piersanti,
ex Presidente della Regione Sicilia che venne ucciso dalla mafia
nel gennaio 1980. Eletto alla Camera dei deputati nel 1983, nel 1987,
nel 1992, nel 1996, nel 2001, e nel 2006, Mattarella è stato ministro
dei rapporti con il Parlamento, ministro della Pubblica istruzione nel
sesto governo Andreotti, da cui si dimise nel 1990 in seguito all’approvazione della legge Mammì, che normava il mercato radiotelevisivo.
Nel 1993, in piena Tangentopoli, è lui uno dei promotori della nuova
Dc. Nel corso della XII Legislatura della Repubblica Italiana fu
relatore delle leggi di riforma del sistema elettorale della Camera e
del Senato che, recependo l’esito del referendum del 1993, introducevano
una preponderante componente maggioritaria. La legge Mattarella, appellata nel gergo giornalistico Mattarellum, fu impiegata per le elezioni politiche del 1994, del 1996 e del 2001.
Mattarella è stato inoltre vicepresidente del Consiglio nel primo
governo D’Alema (dal marzo 1999), presidente del Comitato per la
legislazione e, dal 2011, giudice della Corte costituzionale, eletto con 572 voti. Avvocato, ha insegnato anche diritto parlamentare all’Università di Palermo.
Sono un poco sbigottito, ma vedremo.
Voi che ne pensate?
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