Il ‘900 è stato un secolo rivoluzionario, un secolo di liberazione. Le grandi trasformazioni della società, le conquiste scientifiche e sociali ci hanno fatto vedere fondali molto diversi, così come l’aspetto della donna si è sempre adeguato ai mutanti caratteri morali e culturali della società.
Le ragazzine di oggi la considerano un indumento altamente seduttivo, non solo da utilizzare in precisi contesti, ma da portare in qualsiasi momento della giornata, perché –sebbene riconoscano il valore della sostanza, l’apparenza oggi è più importante.
Le donne americane, secondo inchieste recenti, tendono a indossarla sempre meno dopo il matrimonio, salvo poi risfoderarla dopo il divorzio. La storia dell’alta moda ha tentato a più riprese di decretarne la fine, ma, si sa, il mercato segue regole ben precise, anche se a proliferare sono spesso la volgarità e l’assenza di stile.
La minigonna resta un segno forte del ‘900 che passando nel secolo successivo ha recuperato in realtà tutta la forza dirompente che la volle far nascere nei primi anni ’70. La minigonna è stato uno dei capi che ha liberato le donne da pudori imposti e costrizioni e metaforicamente ha visualizzato il cammino che la dignità femminile ha percorso nel tempo, anche fermandosi a volte su dubbi e arretramenti.
Ma quello che in molti, ma soprattutto molte, non considerano per niente, è che questo capo è costato alle donne lotte simboliche con le istituzioni, discussioni contro sguardi indesiderati, dolori e insicurezze sul proprio stesso corpo.
Nessun commento:
Posta un commento