Le virtù della musica e i suoi effetti benefici su di noi li conosciamo già: aiuta a migliorare la comunicazione, a tornare di buonumore, a rilassarsi e addirittura ad aumentare le capacità di apprendimento. Ma un nuovo studio americano ha spiegato che la musica è capace anche di alleviare gli acciacchi della vecchiaia, specialmente quelli legati all’udito. Paradosso, direte voi. Niente affatto, secondo gli scienziati che hanno dimostrato come apprendere a suonare uno strumento rende capaci le persone di una migliore capacità di ascolto anche nel bel mezzo del più tremendo rumore.
La stimolazione delle parti del cervello che si attivano con la musica consente con il sopraggiungere dell’età di avere una memoria uditiva più allenata e una maggiore capacità di far fronte alla diminuzione fisiologica dell’udito. La perdita della capacità di interagire per colpa dell’udito ridotto d’altronde è uno dei motivi che possono influire negativamente sulle relazioni sociali delle persone avanti con l’età.
Chi ha studiato musica o ha allenato la propria sensibilità musicale negli anni sarà capace non solo di rispondere meglio all’abbassamento dell’udito, ma anche di controllare meglio il volume dei suoni percepiti, distinguendo meglio quel che si ascolta e si sente.
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