Lady GaGa è stata la prima a proporre un’iniziativa concreta per aiutare i terremotati del Giappone mettendo in commercio il braccialetto We Pray For Japan, ma ora c’è chi insinua che di ci abbia lucrato sopra.
In questi giorni due avvocati di Detroit, Ari Kresch e Alyson Oliver, hanno citato in giudizio la popstar, accusandola di aver gonfiato i prezzi di spedizione per intascarsi parte dei proventi. I legali si sono accorti che i bracciali costano il doppio rispetto alla cifra segnalata sul sito della cantante, fiutando una presunta truffa: oltre ai 5 dollari di costo effettivo si devono infatti pagare altri 3.99 dollari di spedizione, più il 60 per cento di tasse.
Immediata la smentita da parte del portavoce di GaGa, arrivata tramite un comunicato stampa: “Questa causa è senza fondamento e purtroppo distoglie l’attenzione dalla generosità dei fan di tutto il mondo che hanno aiutato la popolazione giapponese. La donazione di 5 dollari fatta con l’acquisto del braccialetto va interamente alle associazioni che si occupano dei soccorsi. Non abbiamo realizzato alcun profitto dai costi di spedizione. Le tasse sono state calcolate in conformità alle leggi locali. Lady GaGa ha investito in prima persona i propri fondi a favore di questa causa e continua a sostenere le vittime del disastro”.
In effetti sembra davvero strano che una delle star più potenti del mondo, che secondo la classifica stilata da Forbes ha guadagnato circa 90 milioni di dollari nel 2010, abbia bisogno di speculare su una tragedia come quella capitata al Giappone…
Nessun commento:
Posta un commento