Mentre sta per uscire il suo primo vero album di inediti Solo 2.0, Marco Mengoni decide di raccontare qualcosa di più sulla sua vita. Generalmente schivo e silenzioso, l’ex vincitore di X Factor ha scelto di confidarsi in un’intervista al settimanale Vanity Fair. Ne esce un ritratto di un ragazzo normale, con desideri di paternità, ma spaventato dall’idea della solitudine.
“Ogni artista, in realtà, è solo. Finché muore. Mi è venuto in mente quando è morta Amy Winehouse”, ha confessato alla rivista. “Amy per me era un mito […]. Lei è proprio l’esempio di artista sola, nonostante i tanti fan. Io non voglio finire così”. Marco dice di avere solo “quattro amici, veri”, perché “i fan sono un’altra cosa”.
Dopo un’adolescenza passata in casa, “con vestiti larghissimi e capelli lunghi”, il cantante ha trovato una sorta di equilibrio. “Oggi riesco spesso a essere solo anche in mezzo alla gente, basta che mi concentro su altro, mi estraneo”.
Mengoni ha anche qualcosa da dire sulla voce che circola riguardo alla sua presunta omosessualità. “Lasciamola girare. Sto a costruì tutta sta carriera sull’ambiguità, e mò lo devo dì? Nun lo dirò mai”. E per il momento si dichiara “un po’ poligamo”…
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