E ancora:“Una mail per mandarci a casa dopo 19 anni – si legge in una nota dei due ex inviati del tg satirico – Con una comunicazione inviata per posta elettronica, Reti Televisive italiane pretende di aver risolto il nostro contratto a far data dal 7 maggio 2015 accusandoci di aver realizzato un servizio ‘precostituito e artefatto’”.
“In tale comunicazione si fa riferimento anche a una presunta indagine della Procura di Bari su tale vicenda, nella quale evidentemente non ci viene mosso alcun addebito non avendo ricevuto alcuna comunicazione in proposito”.
La nota si conclude così:
“Nell’esprimere incredulità e stupore per il trattamento che ci è stato riservato senza consentirci alcun diritto di replica e senza rispondere alle nostre reiterate richieste di incontro, ribadiamo la correttezza dell’attività svolta in questi anni esclusivamente come attori”.Torna, quindi, la parola “attori”, come a voler lasciare intendere che tutto quello fatto in questi anni sia sempre stato concordato ampiamente e messo in scena. Ma è La Repubblica a fornire qualche informazione in più sull’inchiesta della Procura di Bari di cui si legge nella nota di Fabio e Mingo. Dopo il servizio di Fabio e Mingo sul finto avvocato, “la Procura di Bari si era mossa per individuare e punire il lestofante. Dopo alcune indagini delegate alla polizia giudiziaria era però arrivata alla conclusione che quell’avvocato, con la faccia nascosta, in realtà era un attore. Il servizio, in sostanza, era finto. O per lo meno erano finti gli interpreti. Da qui la richiesta di chiarimenti a Striscia, dove però, a quanto pare, nulla sapevano della finzione del servizio”, si legge sul sito del quotidiano. A questo punto Mediaset avrebbe avviato la sua indagine e scoperto altri casi simili (come quello della cartomante).
Intanto, iniziano a girare le voci su chi potrebbe sostituire Fabio e Mingo. Dopo i rumors su Almo Bibolotti, avvalorati dalle dichiarazioni del secondo classificato della terza edizione di Masterchef al Corriere della Sera (“Non tradirò la mia passione: dovrò occuparmi di servizi sul cibo per smascherare truffe alimentari. Sono molto amico di Fabio e Mingo e con loro ho parlato a lungo di questa proposta, ancora in fase di valutazione per me”, aveva detto lo chef barese), è arrivata la smentita dell’ufficio stampa di Striscia.
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