Mancano ormai poche ore alla reunion che tutti gli italiani aspettavano. Questa sera sul palco dell’Ariston Albano e Romina romperanno il ghiaccio, e lo faranno aprendo la kermesse canterina che fa parte oramai del dna italico. Finalmente anche il pubblico del Belpaese potrà assistere con i propri occhi al “disgelo”; allo scioglimento di quel ghiaccio che per tanti, troppi anni, li ha tenuti distanti sia emotivamente che fisicamente: “C’è voluta la forza di Agapov, un imprenditore russo, per rompere il gelo“ ha fatto sapere Albano in un’intervista rilasciata a Repubblica a poche ore dal “debutto” Sanremese:
“…dal 2000, nei dieci anni di guerra con Romina dai festival ai tribunali, sono stato malissimo. Se ne poteva fare a meno, quanti soldi spesi per gli avvocati… Eravamo chi eravamo e mai mi sarei aspettato che ci saremmo dovuti mettere d’accordo sui soldi, sui figli. Penso che Romina abbia capito che aveva pessimi consiglieri”
Una ritrovata serenità dunque per la coppia d’oro della musica italiana, che verrà celebrata proprio questa sera al Festival di Sanremo 2015, quando proporranno in qualità di ospiti tre delle loro hit più rappresentative:
“Canteremo “Cara terra mia”, “Ci sarà”, “Felicità”, se mette i titoli di seguito sono un augurio per l’Italia“ dichiara il “leone” di Cellino San Marco, che alla domanda relativa a quale delle tre è la sua preferita risponde: “Sono tutte belle, dal mio punto di vista. Forse Felicità, l’ha detto anche Renzi, no? Che sarà un “anno felix”. Ci vorrebbe più serenità per tutti”.
Un grande augurio di felicità all’Italia
intera, e soprattutto a questa edizione del Festival, che nonostante
l’avvento dei talent show, per Albano rappresenta ancora terreno fertile
per misurare e lanciare il talento dei giovani:
“Nei talent show c’è ritmo… Ma i giovani vogliono venire a Sanremo, è come passare un esame: non so se di maturità o di immaturità”.
Interpellato sempre dai microfoni di Repubblica, il patriarca di casa Carrisi afferma che sono i cantati l’ingrediente base della formula ideale per rendere accattivante il Festival:
“Non va tradito, deve restare una gara. Le canzoni più famose al mondo sono nate al festival, in Italia se ne fa un simbolo da abbattere, facciamone un simbolo da migliorare. E’ come il campionato di calcio, non cambia: sono undici giocatori contro altri undici, ma dipende da chi scende in campo. Per me Sanremo è Modugno, un uomo del Sud che vinceva e diceva: ce la possiamo fare”.
Dopo l’ultima apparizione del ‘91, Albano e Romina tornano dunque a Sanremo con un ritrovato entusiasmo e senza l’ansia da competizione, che se per Albano rappresentava uno stimolo, per Romina no:
“La gara mi piaceva, Romina invece la odiava. Secondo me questo sarà il suo miglior Sanremo”
Sarà quindi il miglior Sanremo per
Romina, e – in una edizione che viene annunciata povera di polemiche e
ricca di musica – ci auguriamo che sarà il miglior Sanremo anche per
tutti i cantanti in gara.
A stasera, voi lo seguirete?
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