A Pomeriggio Cinque Sgarbi ha raccontato la propria disavventura. “Sentivo una pressione sul petto che estendeva sul braccio” ha detto, ricordando di aver evitato la morte solo grazie all’intervento tempestivo dei medici e alla sua scelta di recarsi in ospedale. Stamane – 19 dicembre – il critico d’arte subirà una seconda operazione e si prevede che possa essere dimesso già nei prossimi giorni.
“Non mi fanno uscire, mi dicono che devo stare fermo, mi danno il pappagallo, fanno finta che mi debba riposare perché devono dirlo, ma visto che sono di ottimo umore è la prova che sto bene. Siccome non potevo mangiare fino a ieri, ho chiesto che mi portassero il brodo di cappone. Nel momento in cui mi hanno detto che il pericolo era passato sono diventato euforico” ha dichiarato Sgarbi.
In diretta su Canale5, Vittorio ha chiamato accanto a sé il dottor Carlo Cappello, che lo ha in cura. “Con le coronarie che ha, ora può tornare a urlare molto di più di prima” ha assicurato il medico. Ma il critico d’arte, invitato ad improvvisare una sfuriata in segno di buona salute, ha spiazzato il pubblico.
“Non posso più dare della capra a nessuno, amo tutti, sono diventato buono. È un po’ triste. Tornerò in trasmissione apposta per verificare che sia davvero cambiato” ha detto sorridendo.In serata, lo storico dell’arte è apparso anche su Rai2 con un intervento registrato per lo speciale di Virus. Nel programma di Nicola Porro, ieri dedicato al Giubileo, Sgarbi ha parlato di fede, scienza e misericordia, facendo accendo anche al suo malore. “Esiste una fase di evoluzione della scienza che risolve ciò che vent’anni fa non si poteva risolvere”. Da queste considerazioni, il professore ha poi articolato il proprio editoriale. E alla fine ha chiosato:
“Oggi è il momento migliore per avere un infarto. Continuerò a rompere a quelli che non mi vogliono bene perchè senza di me si annoierebbero”.
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