Nuova rombata di frecciatine tra cantanti del 21' secolo: stavolta ad aprire le danze è stata la cantante inglese Annie Lennox che si è scagliata direttamente e senza riserve sul presunto femminismo di Beyoncè:
“Cosa vogliamo fare con persone come Beyoncé? Recentemente si è
esibita agli MTV VMA autoproclamandosi una “Femminista”. Io la chiamerei
piuttosto una “Femminista alla leggera”. Mi dispiace, penso sia
un’artista fenomenale, ma mi piacerebbe sedermi a parlare con lei. Sento
molti artisti usare paroloni per atupromuoversi, ma non penso che
rappresentino necessariamente e con il cuore il femminismo, non credo
proprio. Penso che per molte sia conveniente usare certe farsi, e che le
faccia apparire radicali, ma ho qualche problema con l’uso che fanno di
certi ideali. Penso che sia veramente cheap quello che fanno. Cosa devo
dirvi? Il sesso vende sempre, e non c’è nulla di male a vendere sesso!
Dipende però tutto dal tuo pubblico, se sono bimbe di 7 anni allora
diventa un problema!”
Devo dire che tutti i torti Annie non ce li ha: certamente, Beyoncè è una cantante fenomenale con una carriera fantastica e musicalmente parlando non si può obiettare nulla.
Però una che si definisce femminista e poi ti sbatte il suo culo sulla copertina di Partition e sia nei video che nei concerti si (s) veste in modo certo sensuale e non da femminista convinta e concreta.
Insomma brava, ma con riserva.
Che ne pensate?
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